archivio storico comunaleAngelo De Gubernatis, maestro di Francesco Lorenzo Pullé e di altri indianisti all’Isituto di Studi Superiori di Firenze, nel 1879 diede alle stampe il suo Dizionario Biografico degli Scrittori Contemporanei, nel quale si ritrova anche il suo allievo e fondatore del Museo Indiano di Bologna, che a quella data era già divenuto professore di sanscrito a Padova. Nelle pagine di De Gubernatis, Pullé appare come primo di una serie di omonimi, tutti imparentati con l’indianista. Oltre a uno dei suoi fratelli, infatti, si ritrovano i nomi di Giulio e Leopoldo, zio e cugino di Francesco Lorenzo, che nell’estratto della biografia riferita a quest’ultimo pubblicata sul Dizionario Biografico, vengono nominati rispettivamente Castelvecchio e Castelnuovo. I loro ritratti si possono leggere sfogliando le pagine di De Gubernatis, al link presente sotto la biografia di Pullé che qui è riprodotta interamente:

Pullé (conte Francesco Lorenzo), indianista emiliano, nipote del Castelvecchio, cugino del Castelnuovo, professore nell’Università di Padova, nacque nel 1848 da Carlo e Virginia Ricci. Fece i primi studi a Modena, gli universitarii a Firenze, ove innamoratosi specialmente degli studii indiani, vi attese con un ardore e uno zelo mirabili; compose allora una piccola Crestomanzia indiana, in caratteri latini, con un piccolo glossario, per uso esclusivo degli studenti dell’Istituto. Presentatosi quindi al concorso per i posti di perfezionamento all’estero, fu prescelto per la Filologia, si recò a Berlino, ove seguì per due anni, con molto profitto, le lezioni del prof Alberto Weber. Essendo a Berlino pubblicò pure un buon commento dell’inno dell’Atharvaveda a Prithvi che pubblicato negli Annali dell’Istituto di Studii Superiori. Per cura dell’Istituto di Studii Superiori, viene pubblicato il testo con la versione di un’importante collezione di novelline inedite dei Giainas. In Padova poi, ove egli venne incaricato di un corso di grammatica comparata e di un corso di sanscrito, pubblicò una “Crestomanzia indiana” divisa in due parti, sanscrita e vedica. Udiamo pure ch’egli ha pronto due lavori speciali, l’uno glottologico sul dialetto modenese, l’altro critico sulla letteratura e civiltà vedica. Nel 4° Congresso degli Orientalisti, il Pullé era uno de’ segretarii della sezione indiana.

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