lettere di PulléIl viaggio alla scoperta della collezione del Museo Indiano di Bologna parte dalla lettera indirizzata da Francesco Lorenzo Pullè al proprio maestro, Angelo De Gubernatis, per informarlo del suo approdo sull’isola di Ceylon al termine del Congresso degli Orientalisti di Hanoi del 1902. Pullè si mostra del tutto rapito dall’idea di poter acquistare oggetti e libri, ma ammette i patemi dovuti alla mancanza dei fondi necessari all’impresa. La lettera, insieme a numerose altre dello stesso Autore, fa parte dell’epistolario di Angelo De Gubernatis conservato presso la Biblioteca Nazionale di Firenze. Oggi le lettere inviate al maestro dall’India, sono l’unica fonte autografa da cui attingere informazioni per ricostruire il viaggio di Francesco Lorenzo Pullè in India e la storia della collezione del Museo Indiano.

[Queen’s Hotel]
Kandy 30.12.1902

Mio Carissimo De Gubernatis,

Ti scrivo da questo paradiso terrestre, di ritorno dall’ascensione al Picco d’Adamo; faticosa assai, ma ristoratrice, e per le bellezze naturali e per le molte memorie. Tutto riconferma la tua intuizione che Dante avesse avuto contezza di q. luoghi e delle loro tradizioni, è giusta fino ai particolari. Ma di ciò a suo tempo. Il viaggio fin qui fu buono, sebbene senza riposo. Da Marsiglia dritto a Colombo, con 6 ore di fermata; poi a Singapore mezza giornata; una giornata a Saigon; e il 2 dicembre, un mese giusto, a Hanoi…
…Rimanemmo 10 giorni ad Hanoi, e ritornammo col medesimo itinerario… Giunsi qui con 500 lire rimastemi; non ho saputo resistere alla tentazione di comprare alcuni manoscritti e qualche oggetto d’arte locale. Parto col necessario appena per toccare Bombay ove spero trovare la lettera di credito dello Scheibler; ed essere in salvo. Fino ad oggi però il console Boggiano, agente della Società Coloniale non ebbe ancora ordini in proposito. Sarà bene tu ti assicuri al Ministero della esecuzione della promessa.

Tuo
Pullé